Tra gli appuntamenti
del prossimo Giubileo della Misericordia uno dei più importanti sarà la
canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. L'agenzia di stampa Agi,
inizialmente aveva riportato la data del 5 settembre, ma sembra più probabile
che la cerimonia si svolga domenica 4 settembre. La cerimonia di beatificazione
è avvenuta in piazza San Pietro il 19 ottobre 2003, presieduta da Papa Giovanni
Paolo II. Il processo che aveva portato al riconoscimento delle virtù eroiche e
dei miracoli si era aperto a meno di due anni dalla sua morte a causa della
diffusa fama di santità. Madre Teresa era nata il 26 agosto 1910 a Skopje,
capitale dell'attuale Macedonia, da genitori albanesi, ma visse la maggior
parte della sua esistenza in India prendendosi cura dei più piccoli tra i
poveri in risposta alla chiamata di Gesù: “Vieni, sii la mia luce”. Fondò la
Congregazione delle Missionarie della Carità e più tardi dei Fratelli
Missionari della Carità. Morì a Calcutta il 5 settembre 1997. “Sono albanese di
sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una
suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto
riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù”. Di
conformazione minuta, ma di fede salda quanto la roccia, a Madre Teresa di
Calcutta fu affidata la missione di proclamare l’amore assetato di Gesù per
l’umanità, specialmente per i più poveri tra i poveri. “Dio ama ancora il mondo
e manda me e te affinché siamo il suo amore e la sua compassione verso i
poveri”. Era un’anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui e
con un solo, ardente desiderio: “saziare la Sua sete di amore e per le anime”. ll
suo biografo, don Lush Gjergji, vicario generale della Chiesa del Kosovo in
un'intervista alla Radio Vaticana, l'ha ricordata così: «Madre Teresa ha
operato una sintesi meravigliosa tra azione e contemplazione. Madre Teresa non
separava mai Dio dall’uomo né l’uomo da Dio: ricordo quando, a Calcutta, dopo
diverse ore di adorazione mi prese per mano e mi disse: “Adesso andiamo a
trovare Gesù nei poveri, nei lebbrosi, nei sofferenti”. E dopo aver fatto
questa visita, mi fece una domanda straordinaria: “Ti piace il Gesù del nostro
quartiere?”. Infatti, ogni persona che lei incontrava era lo stesso Gesù che
aveva amato, adorato e accolto tramite l’Eucaristia e la Messa». (Avvenire)
Per il tuo viaggio giubilare scrivici: m.antonini@ioviaggiocondio.it oppure visita il nostro sito o la nostra pagina Facebook 'Io viaggio con Dio' e metti mi piace per restare in contatto con noi.

Nessun commento:
Posta un commento