Sono una piccola comunità che fa parte della “Chiesa Madre”, dove ogni cristiano è nato spiritualmente, dove ogni cristiano ha le proprie radici: sono i nostri fratelli in Cristo.
Chiesa Madre perché qui Gesù è nato, qui ha insegnato, qui è stato crocifisso, è morto ed è risuscitato.
PACE E GIUSTIZIA
Dobbiamo parlare della pace e della giustizia insieme, perché sono combinate, passeggiano insieme! Non possiamo dire “pace” se non c’è giustizia sulla terra!
Tonino Bello
La Chiesa di Gerusalemme ha conosciuto una crescita dal IV al VII sec, per poi tornare ad essere una piccola Chiesa e tale è rimasta durante i secoli, fino ad oggi.
Perché pur essendo Chiesa Madre e luogo dove nacque il Salvatore, questa Comunità è così piccola e indifesa?
Questa terra, per noi Santa, è schiacciata tra i conflitti e le lotte tra arabi ed israeliani, nel poco spazio che i cristiani si sono ritagliati, sono minacciati e pressati dalle frange estremiste di una e l’atra fazione.
Come disse S.B. Mons. Michel Sabbah, Patriarca Latino di Gerusalemme, la ragione di questo è la seguente:<< la Chiesa nata a Gerusalemme sul Calvario è rimasta la Chiesa del Calvario […]. E’ intimamente legata al mistero di Gesù Cristo. Come Gesù, quando visse in Palestina, 2000 anni fa, fu segno di contraddizione, così lo è la piccola comunità cristiana oggi, dopo 2000 anni>>.
I pochi cristiani che vivono in Terra Santa sono circa 300.000 su una popolazione totale di 14 milioni di persone … La nostra apprensione, in questi momenti di scontro, va agli ebrei e per ai palestinesi in lotta, ma va in modo particolare ai nostri fratelli cristiani, alla preoccupazione per la loro sopravvivenza. Molti di questi cristiani lavorano nel mondo del turismo, poiché hanno fatto del loro lavoro una missione per l’accoglienza di altri cristiani che qui vengono in pellegrinaggio.
Negli anni passati, a causa di questi scontri, al fattore politico, alla continua instabilità, la via di uscita per loro è stata l’emigrazione. Questo ha provocato un calo demografico …
Se inquadriamo bene il problema, capiremo che questo non è un problema legato “solo ai cristiani di Terra Santa”, è un problema più grande, legato a tutta la cristianità. Lasciare questi luoghi Santi significa “perderli per sempre”.
Per il palestinese o il giordano, essere cristiano non indica solo l’appartenenza sociale ad una comunità umana, la quale ha un proprio credo che la distingue dalle altre comunità del territorio. Essere un cristiano palestinese o giordano non consiste nell’essere differente dagli altri; significa piuttosto portare un messaggio specifico e un contributo specifico all’intera società palestinese e giordana in cui il cristiano vive […]. Oggi questa appartenenza ad un popolo significa condividere la lotta per la pace e la giustizia, all’interno del conflitto tra israeliani, palestinesi e il mondo arabo, affinché ciascuno viva libero, con dignità, nella pienezza dei diritti politici e umani, nella propria casa e nella propria terra>>.


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