giovedì 31 luglio 2014

PREGHIERA PER LA PACE A GERUSALEMME

L'ASSURDITA' DELLA GUERRA

In questi giorni di guerra, dove l’odio sembra l’unica risposta agli attacchi tra l’una e l’altra fazione, i Cristiani di Terra Santa si sono riuniti ecumenicamente in preghiera nella Chiesa di S. Stefano per chiedere il “cessate il fuoco” tra Israele e Hamas.
Tra i numerosi fedeli in preghiera, vi erano il Patriarca emerito Michel Sabbah, il vescovo luterano mons. Munib Younan, il vescovo ortodosso mons. Atallah Hanna, il vicario patriarcale mons. William Shomali, e molti sacerdoti e rappresentanti delle Chiese di Gerusalemme, così come autorità civili e diplomatiche.
Nella sua omelia, il Patriarca Sabbah ha parlato di <<assurdità della guerra, che non risolve nulla […] siamo venuti a pregare il nostro Padre celeste, che ascolta la nostra voce e sa tutto. Egli è Padre di tutti, il Padre di chi uccide, e Padre di chi viene ucciso. La nostra preghiera ricorda a tutti coloro che uccidono e alle vittime, che Dio è Amore e riposo. Questa lingua non può essere compresa dagli autori o dalle loro vittime, o anche a volte da noi stessi, ma è l’unica lingua che ci dà la Salvezza>>.

mercoledì 30 luglio 2014

CHIAMATI IN TERRA SANTA


Oggi parlare di viaggio in Terra Santa sembra paradossale, in attesa che le fazioni si plachino, parliamo della “chiamata” a visitare questa Terra. Il viaggio che questa Terra invita a fare infatti è prima di tutto un viaggio dentro se stessi, alla scoperta di “quella” chiamata a cui non abbiamo ancora dato ascolto. Ogni viaggio presuppone il mettersi in cammino, la differenza tra un viaggio e un altro, sta in questa chiamata e nelle meta da raggiungere.







IL PRIMO PELLEGRINO

Il viaggiatore, si incammina per sperimentare, per conoscere, per crescere ma non sa cosa trova e spesso non sa cosa cerca. Le esperienze gli si presentano e lo invadono dentro e fuori e la loro ricchezza è un bagaglio personale che lo riempie, ma il più delle volte l’esperienza, pur forte e toccante, non riesce a cambiare la sua vita. La sua meta, pur bellissima e valida, è una meta fisica. Il cristiano che si incammina e decide di viaggiare con Dio, sperimenta, vuole conosce per un desiderio, un anelito che lo spinge e chiama da dentro … ha presente la “meta” da raggiungere, che non è rappresentata da un luogo fisico ma da una Persona. Quindi, chi cammina con Dio sa “Chi” cerca. Le esperienze lo coinvolgono, lo toccano nell’intimo e lo portano a guardarsi dentro e a cambiare. Il primo grande viaggiatore con Dio fu Abramo, che dopo la chiamata lasciò il suo popolo per mettersi in cammino verso un Terra sconosciuta. La “chiamata al viaggio” inizia in modo sommesso, non urlato. Abramo fu invitato a lasciare il suo paese e diventare “pellegrino” alla ricerca della Terra del futuro, la Terra Promessa. Era una terra per altri, per quelli che dovevano nascere da questo viaggiatore solitario, arabi, ebrei, cristiani. La fede di Abramo è la fede in una promessa. Il popolo che da lui è nato crede ancora, dopo centinaia di anni, alla stessa promessa … Chi viaggia con Dio è alla ricerca di questa promessa sussurrata nei secoli.

martedì 29 luglio 2014

Un blog dei Cristiani per i Cristiani

Nasce Cristiani in Terra Santa, il blog religioso per aiutare le famiglie cristiane in Terra Santa


"Non di muri ha bisogno la Terra Santa, ma di ponti"

Papa Giovanni Paolo II

Salve  a tutti, questo blog nasce per condividere,  raccontare e far conoscere  una terra amata dalle tre grandi religioni monoteiste: la Terra Santa.
Parleremo dei luoghi conosciuti e meno conosciuti di questa terra, delle persone, dei cristiani che qui abitano.
Vi racconteremo i pellegrinaggi dei nostri fratelli verso la Terra Promessa, il viaggio, l’attesa e l’emozione della scoperta di quei luoghi sacri, che hanno accolto Nostro Signore durante la Sua esperienza terrena.